venerdì 13 gennaio 2012

Si chiude un cerchio.

Kathmandu, 14 gennaio 2012.

E cosi' e' arrivato il momento in cui anche questa gran bella avventura si chiude.
A sua volta questo significa per me la chiusura di di un ciclo, uno dei tanti che si inanellano nel corso della nostra vita, dando un ritmo ed un senso al nostro percorso terreno.
E quando questo accade viene spontaneo tirare qualche somma.
Che cosa e' stato per me questo ciclo di avventure "ai quattro angoli del mondo" : prima la Patagonia, poi la Tasmania, l' Alaska ed infine il Nepal ?
Un' idea, un' esperienza, un progetto, un gioco o cos' altro ?
Forse un po' di tutto questo.
Comunque guardandomi indietro, cercando di trovare una sintesi al caleidoscopio di esperienze, situazioni, incontri, emozioni, che queste quattro avventure mi hanno lasciato dentro, scorgo in modo nitido che il mio viaggiare a pedali per il mondo si e' mosso sempre nel solco di due binari.
Il primo e' quello dell' UOMO, che ha continuato ad incuriosirmi e stupirmi ad ogni latitudine, per le sue diversita' e le sue usanze, per la sua voglia di conoscere, di comunicare, di incontrare, ma piu' di tutto di vivere.
Il mio girovagare mi ha una volta di piu' confermato che cio' che di meglio ci si puo' aspettare, arriva sempre dalla gente piu' semplice.
E degli incontri, dei momenti passati con loro - piu' o meno lunghi, piu' o meno importanti - mi restano comunque delle tracce indelebili.



L' altra grande esperienza che ha segnato il mio cammino e' stata quella della NATURA, che non finira' mai di meravigliarmi e talvolta di commuovermi.
Cerco le parole giuste per descrivere cio' che questo rapporto rappresenta per me, ma ancora una volta non trovo di meglio che affidarmi alle parole di Tiziano Terzani, senza aggiungere nulla.
" La natura, nella sua primitiva purezza e' sempre in equilibrio, ha in se' quella completezza a cui noi umani aspiriamo. Semplicemente osservandola si sente quell' assonanza che si e' dimenticato, e si rimette la vita al suo giusto ritmo.
Basta stare seduti su una roccia, osservare il vento che piega i fili d' erba o spinge le nuvole del cielo, e si ritrova la comprensione della nostra natura, che e' quella di essere parte del tutto.
Nella natura non c' e' niente di piccolo, di meschino, niente che ci angustia o ci immiserisce.
E' bello restare li' ad osservare una bellezza di cui si puo' godere liberamente, senza dover cercare di farla propria.
E questo e' un altro aspetto rasserenante della natura: che la sua immensa bellezza e' li' per tutti.
Perche' nessuno puo' pensare di portarsi a casa un' alba o un tramonto".



E cosi'in questo momento un cerchio si chiude.
Ma chiuso un cerchio prima o poi se ne aprira' un altro, perche' presto riprende a covare, nella mente e nell' animo del viaggiatore, un nuovo pretesto per tirare su le ancore e salpare verso nuovi lidi.
Ora pero' e' arrivato il momento di scrivere i titoli di coda di questo bellissimo ciclo di esperienze, ed io desidero farlo in due modi.
Innanzitutto ringraziando una volta di piu' tutti voi che mi avete seguito, incoraggiato, o anche semplicemente "sbirciato", attraverso le pagine di questo e degli altri blog.
Infine buttando giu' alcune semplici parole che cercano di spiegare come e perche' mi muovo per il mondo.
E forse, in fin dei conti, chi sono io.
Grazie a tutti per aver pedalato insieme a me, ed arrivederci alla prossima !

NAMASTE ( "riconosco il Dio che c'e' in voi" )

Angelo.



La strada e' la mia vita.
Camminare, pedalare, correre.
Cadere e rialzarsi.
Incontrare, talvolta scontrarsi.
Trovare e perdersi.
Non importa la velocita' del viaggio,
ma portarsi dentro qualcosa.
E lasciare una piccola traccia del proprio passaggio.

8 commenti:

  1. bene angelo il cerchio si è proprio chiuso questo viaggio secondo me ti ha veramente toccato e noi con te abbiamo vissuto attraverso i tuoi racconti momenti veramente toccanti.
    Come ha detto angelo anch'io sarò disponibile per aiutare la comunità con le due suore e penso che se ci impegnamo tutti insieme faremo veramente qualcosa di buono!!!!
    Ora ti aspetto! ritorna presto kisssssss

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  2. Un cerchio oppure un anello, un anello di una catena, la catena delle tante esperienze che hai vissuto e che devi ancora vivere.
    Questo penso che sia stato un anello molto importante ed esclusivo che ti rafforza e ti darà lo spunto per esperienze sempre più alettanti.
    Buon viaggio di ritorno
    Un abbraccio e saluti a tutti quelli che hanno seguito il blog
    Angelo e Nerina

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  3. ...grazie... perchè non ci hai portato solo in Nepal, ma anche dentro ad ognuno di noi...
    Vera

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  4. ...siamo arrivati all'ultima pagina del libro..e come quando leggi un libro che ti ha dato molto lasci la mano sulla copertina chiusa come a volerne ancora assorbire l'energia che ti ha trasmesso..io non sono un gran lettore, lo sai Angelo, però credo questo sia il più bel libro che abbia letto finora quanto a completezza di emozioni, sensazioni, racconti, introspezioni. MI sembra di capire che tu abbia trovato la collocazione a tanti tasselli del puzzle che prima rimanevano da parte perchè non sapevi dove mtterli..ora sono li al loro posto. E devo dire che per la maggior parte di chi ti ha letto (quantomeno per me) hai contribuito a far rispuntare dei tasselli che si erano persi nel nostro disordine interiore per sistemarli li..nel posto che ora sembra così naturale..
    Il cerchio è chiuso, ma lo spirito del viaggiatore Angelo non si può arrestare, lo sai..farlo vorrebbe dire andare contro natura quindi sono sicuro che prima o poi sarà lui a portarti ancora lontano alla scoperta del mondo..e un po' egoisticamente direi forse anche a nome di molti altri lettori, magari anonimi, siamo ansiosi di leggere ancora libri come questo fatti di ingredienti semplici ma estremamente vivi e reali. Ce n'è bisogno...e so che torneremo ancora a leggere di grandi paesaggi e di uomini veri...
    Intanto tutti ti aspettiamo per saziarci dei tuoi racconti e riempirci gli occhi con le tue foto...un abbraccio Angelo hai decisamente raggiunto l'olimpo dei Viaggiatori!!

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  5. ciao prof...
    permettimi di ringraziarti dalla più che piovosa Bali...
    marco si è definito un "non gran lettore",e anch'io mi definisco tale,in rapporto al numero di libri che mi piacerebbe leggere ogni anno...
    ma qualche libro lo mastico anch'io,quindi fatti dare un giudizio,anzi un consiglio da un lettore non di primo pelo:devi scrivere angelo!!!devi scrivere tutto ciò che hai visto, fatto, capito nel corso degli ultimi 4 anni/viaggi!!!!
    adesso sei veramente maturo per farlo.il tuo modo di scrivere è completamente cambiato,maturato,MIGLIORATO!!!!chiunque può vederlo,visto che i tuoi blog precedenti sono ancora in rete!!!
    scrivi questo libro angelo,non fosse altro per ricompensare le decine e decine di persone che aspettavano un tuo post come aspetta l'acqua un vagabondo che si è perduto nel sahara....
    e chi se ne frega se non diventerà il caso editoriale dell'anno???se anche dovessi decidere di autofinanziartene la stampa in diciamo 100 esemplari beh,stai tranquillo che vedresti spuntare 100 enormi sorrisi sulle facce dei fortunati che avranno l'onore di stringere la tua creatura tra le mani.
    promettimi di non rinviarne la stesura in data da destinarsi,e concedimi fin d'ora l'onore di essere uno dei tuoi "revisori".
    abbiamo letto entrambi salgari,london,steinbeck e tanti,tanti altri,e l'abbiamo fatto per il loro grande talento nel saper RACCONTARE.
    ora è giunto il tuo momento.....

    marco mi perdonera' se chiudo "rubando" una frase di truman capote che avevo dedicato a lui,ma che più la leggo,e più capisco che il buon "capoti" deve averne conosciuta di gente come noi nella sua movimentata vita...

    c'è una stirpe d'uomini che non si adatta,
    una stirpe che non può fermarsi;
    così spezzano i cuori di amici e congiunti,
    e vagano per il mondo a lor piacere.
    percorrono le terre e accarezzano i fiumi,
    e salgono sulle vette dei monti;
    loro dannazione è il sangue zingaro,
    e non sanno conoscere il riposo.
    lungo una strada dritta andrebbero lontano;
    sono forti,leali e coraggiosi;
    ma sempre si stancano di ciò che li circonda,
    e cose nuove e strane vogliono conoscere..."

    GRAZIE ANGELO

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  6. Ciao Angelo, a questo punto possiamo dire anche ben tornato.
    Siamo contenti che sia stato un gran viaggio, una bella avventura così sorprendente e coinvolgente. Siamo contenti che tu possa aver toccato con mano il risultato della tua iniziativa solidale, crediamo che tu debba esserne molto orgoglioso. Forse ti sarà sembrato di non aver fatto abbastanza, la mortalità infantile per malnutrizione fa sentire inutile chiunque, ma l'entusiasmo dei bambini che ti hanno accolto alla scuola dimostrano che non è così.
    Gente semplice e natura dominante, questo è il Nepal che ha lasciato un segno dentro di noi ma crediamo che ne abbia lasciato uno enorme anche in te e questo blog ne è la prova.
    A presto.
    Claudio e Agnese

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  7. Ciao angelo,
    ho trovato il tuo blog cercando informazioni sul Nepal.
    Da alcuni anni ho intrapreso la strada dei viaggi in bicicletta,trovando ,con piacere,in queste pagine alcune motivazioni che spingono anche a vedere il mondo in questo modo.
    Ti lascio un messaggio,nella speranza che tu mi risponda, perchè da alcuni mesi nella mia testa c'è l'idea di un viaggio proprio in Nepal,e mi farebbe piacere scambiare alcuni informazioni con te.
    un saluto
    Nicholas

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    1. Ciao Nicholas.
      Se hai bisogno di qualche indicazione pratica per l' organizzazione di un tuo eventuale viaggio in Nepal, puoi tranquillamente scrivermi alla mia casella di posta elettronica che è la seguente: angelo.sentieri@libero.it
      A risentirci, Angelo.

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