sabato 31 dicembre 2011

Meditazione a Lumbini.

Lumbini e' uno di quei rari posti che esistono, in cui si respira pace e l' anima si ossigena.
In questo luogo sfuma del tutto qualsiasi senso di appartenenza a fedi e religioni diverse e semplicemente ci si sente bene, in pace.
Cosi' con' e' lo spirito che aleggia in ogni angolo del Nepal, qui non viene da porsi domande, almeno per un po' la ragione la si lascia fuori del recinto e ci si lascia cullare dalla sensazione di pace assoluta che aleggia qui dentro.
Lumbini e' uno di quei rari posti dove si percepisce un SENSO.
E questo non deriva da domande e risposte, da argomentazioni varie, da teorie e teoremi.
Molto piu' semplicemente lo si VIVE.
Questo e' lo spirito che soffia e che anima lo scorrere della vita di questa gente.
Cio' che "chiude il cerchio della vita" (e di conseguenza anche del suo termine).

Mentre queste riflessioni mi scorrono nella mente, seduto all' ombra di un albero su cui sono appese una miriade di bandiere di preghiera, davanti al tempio di Mayadevi, mi vengono in mente delle parole scritte da Tiziano Terzani durante il suo ultimo periodo passato in India poco rima di morire.
Fortunatamente le ho scelte tra gli scritti che ho portato con me e quindi le riporto qui di seguito:

"Si tratta di capire che la vita e la morte sono due aspetti della stessa cosa. Arrivare a questo punto e' forse la sola meta del viaggio che tutti intraprendiamo nascendo, un viaggio di cui non so un granche', tranne che la sua direzione - ora ne sono convinto - e' dal fuori verso il dentro e dal piccolo sempre piu' verso il grande"

Che il Nuovo Anno porti serenita', pace, tranquillita' d' animo e saggezza a tutti noi.

TANTI AUGURI UN' ALTRA VOLTA !

Angelo

venerdì 30 dicembre 2011

Ultimo dell' anno a Lumbini: luogo dello spirito.

Lumbini. 31 dicembre 2011.

Ciao a tutti e finalmente ben ritrovati in questo giorno speciale ed in questo luogo speciale.
Finalmente sono arrivato a Lumbini, luogo natale del Siddharta Gautama, ovverossia il Buddha e quasi un giro di boa del mio tour.
Nel programmare il mio giro avevo volutamente cercato di essere proprio qui, in questo luogo dello spirito, per celebrare il Capodanno e sono contento di avercaela fatta.
Ieri tappone infinito di 140 km. per spostarmi dal Parco Chitwan fino a Bhairahawa, cittadina polverosa e caotica a 20 km. da qui, e questa mattina una sgambata di salute fino a Lumbini da dove riesco a scrivervi avendo trovato il primo cyber point da Sauraha.
Ieri un'altra lunga giornata con le ruote che scorrono attraverso questo presepe vivente che e' il Nepal. Altre infinite immagini e scenette di vita, altri incontri ed altri sorrisi lungo la strada che solca la placida piana del Terai che e' praticamente India, anche per 'aspetto delle persone.
E non mancano nemmeno un paio di offerte di matrimonio con l' intenzione di seguirmi in Italia.....
Ringrazio cortesemente, ma rispondo-cercando di farmi capire a stento-che non e' il caso perche' gestire una donna e' gia' abbastanza problematico.
Risate generali alla mia battuta e quindi ciao, namaste.
Nessun episodio spiacevole da registrare, altro che zone "a rischio".
Ora appena trovata una Guesthouse per la notte mi inoltrero' con la mia bici in mezzo ai numerosi templi buddhisti del luogo per una full immersion spirituale.
Sono molto contento di essere riuscito a comunicare con voi proprio oggi per elargire a tutti voi da quaggiu' un gioioso, sincero e sorridente AUGURIO DI BUON 2012.
Vorrei poter caricare con me almeno una piccola parte della serenita' e della gioia che si vivono in questi luoghi per poterle distribuire a tutti non appena saro' tornato.
Cerchero' difarlo nel modo che mi sara' possibile.
Ancora AUGURI di cuore a tutti !
NAMASTE.
Angelo

 Sogno ( o incubo ?)di questa notte a Bhairahawa.

Mi trovo all' interno di un treno che viaggia veloce.
Nel mio scompartimento c'e' un ring con due lottatori che si picchiano a sangue; tutto intorno gente scatenata che assiste urlante  con mazzette di soldi nelle mani; ad un certo punto qualcuno sale sul ring e la bagarre si scatena tra tutti.
Scappo dicorsa nel prossimo scompartimento dove trovo una specie di bordello e delle megere ipertruccate  che mi si avvicinano cercando di blandirmi: mi divincolo e di corsa scivolovia nell' altro acompartimento.
Qui trovo un tavolo da gioco con un sacco di gente che urla intorno, anche qui con mazzette di soldi tra le mani: chi li prende, chi li getta sul tavolo, chi se li strappa dalle mani.
Mi sento sempre piu' a disagio e scappo velocemente anche da questo scompartimento, iniziando ad attraversare di corsa tutti gli altri dove mi faccio largo tra uomini d'affari, presentatori televisivi, giocatori di borsa, pubblicitari, ecc., tutti scalmanati ed urlanti.
Ad un certo punto mi avvicino ad un finestrino per prendere aria e vedo al di fuori del treno la tranquilla campagna nepalese (o potrebbe essere indiana) al tramonto, solcata da un' enorme scia di gente che pedala tranquillamente in bicicletta, certi anche a piedi o in riscio'.
Vedo alcune persone che dal treno fanno cenno con il braccio a queste persone di salire su, e loro rispondono aprendo un sorriso e facendo un cenno di saluto con la mano, o giungendo le mani stesse davanti alla fronte.
Proseguo sempre piu' trafelato fino ad arrivare alla motrice del treno e qui apro di getto la porta per entrare nella cabina di guida.
E qui scopro che la cabina e' vuota. Alla guida del treno non c'e' nessuno.

P.S. : queata notte finalmente potro' tirare fuori dalle sacche la mia bottiglietta di spumante ed il mio panettoncino mignon e brindare insieme a tutti voi al nuovo anno che arriva.

TANTI AUGURIIIII A TUTTI !

mercoledì 28 dicembre 2011

Questa volta e' la natura a stupire al Chitwan Park

Ciao a tutti ed un abbraccio dal Sapana Lodge!
E finalmente non sentirete piu' il mio olezzo, seppure da distante...
Scherzi a parte questo viaggio non finisce piu' di meravigliarmi, e sono solo all' inizio.
Dunque, ieri sera appena il tempo di tirar via la rogna sotto la doccia e subito mi fiondavo in mezzo al vicino villaggio dei Tharu dove le condizioni di vita sono veramente basic, ma la gente e' veramente ospitale e sempre sorridente. Bella gente davvero.
Ad ogni casa mi fermavo per tentare di scambiare qualche parola ed ogni volta volevano offrirmi qualcosa da bere e chiamavano i bambini da dentro le case per venirmi a conoscere.
A quelli che potevo ho donato gli spazzolini ed i dentifrici che ho comprato ad Hetauda e che mi sono scarrozzato dietro per loro, ed era sempre una festa. Ho anche promesso che non appena rientrato a casa, avrei trovato il modo di spedire al Lodge il pacco con altri spazzolini \dentifrici e glieli avrei fatti avere (tutto a gesti, ma credo abbiano capito).
Poi stamattina sveglia all'alba per l'escursione a dorso d'elefante all'interno del Parco. Qui si puo' entrare solo in modo organizzato perche' andare da soli e' molto pericoloso a causa di tigri e rinoceronti.
Sono appena rientrato al Lodge e grazie alla loro disponibilita' mi hanno offerto il loro computer cosi' posso comunicarvi subito le impressioni.
Beh che dire: MERAVIGLIOSO !
L' ambiente della foresta, mai visto prima un posto cosi', e poi il contatto con quei bestioni degli elefanti e gli avvistamenti degli animali selvatici. Molto piu' bello di quanto avrei pensato, veramente emozionante, anche se il tutto e' ovviamente organizzato e non potrebbe essere diversamente.
Ora neanche il tempo di finire il post e parto per un altro giro in canoa (sempre organizzato) lungo il Rapti River, dove i padroni di casa sono i coccodrilli.
Di sicuro saranno altre emozioni.
Poi domani all'alba si riprende a pedalare verso Lumbini, il luogo dove e' nato Siddharta Gautama-meglio conosciuto come il Buddha-un altro luogo speciale dove spero di passare un Capodanno speciale. Se Dio vorra'.
Per ora quindi vi saluto, sperando che mi rimanga il tempo per caricare qualche foto.
Auguro a tutti voi una buona giornata, visto che ora in Italia saranno le 7.00 ca..
Namaste.
Angelo

Didascalie:
1. Bambini Tharu davanti alla loro capanna.
2. Che gioia ricevere gli spazzolini.
3. La vita scorre tranquilla quaggiu', ed il Manaslu fa buona guardia su tutto.
4. Primo contatto con i bestioni.
5. Il vero padrone dei fiumi, da queste parti: il coccodrillo.
6. Che emozione l'incontro con il rinoceronte !
7. Un povero daino sbranato dalla tigre la notte scorsa.


martedì 27 dicembre 2011

Terai. Meraviglie lungo la strada.



Ciao a tutti ed un caloroso abbraccio.
Alla fine sono sceso nella piana del Terai al confine con l' India e qui e' cambiato tutto-paesaggio-gente e situazioni.
Ma la spettacolo della vita continua a fluire sempre piu' meraviglioso lungo la strada.
Non riesco a fare di seguito neanche un km. di fila perche' sono sempre fermo per ammirare- fotografare-parlare con la gente {si fa per dire visto che nessuno conosce neanche un idioma in inglese].
Ora per esempio sono fermo in un incredibile baracchino con dentro una postazione internet, e qui fuori ho appena comprato per 300 rupie [3 Euro], una bellissima statuetta fatta da uno seduto per terra che le faceva sciogliendo lattine usate. Che spettacolo..
Comunque quaggiu' nel Terai le condizioni di vita se possibile, sono ancora piu' basic. Ora sono entrato nella zona abitata dall'etnia Tharu. che vive ancora a livello quasi primordiale, in capanne di tronchi d'albero, con il tetto di frasche o nel migliore dei casi di lamiera ed il pavimento di terra battuta.
Comunque anche presso di loro il sorriso e la disponibilita' sono comunque di casa,


Bello. Tutto bello, con la vita che scorre lenta e tranquilla, basta solo lasciarsi andare nel suo flusso eterno, e per un occidentale che vuole partecipare e condividere almeno per un po' a questo dolce scorrimento, un' atteggiamento disponibile ed una bici sotto il sedere sono i due strumenti migliori.
Di negativo da segnalare solo una rovinosa caduta a causa di una buca di proporzioni mostruose, ma nulla di grave ne' per me n' per la all black, per fortuna. Certo quando si va lungo la strada qui bisogna avere tutti i sensi bene all' erta perche' i veri padroni sono camion e bus [le macchine non esistono], e non e' infrequente trovare quelli che arrivanbo di fronte in sorpasso, a volte per centinaia di metri di seguito visto che uno va a 50 km. all'ora e quello che sorpassa a 52..., e quindi appena fiuto la situazione non mi resta che buttarmi letteralmente fuori strada.
Ma ormai sono ambientato e me la cavo bene.
Bene, ora saluto tutti perche' cerco di raggiungere al piu' presto il mio Sapana Lodge dove FINALMENTE [almeno spero] dovrei riuscire a farmi la prima doccia da quando sono partito da Mestre.
Per fortuna che qua il mio odore sfugge del tutto inosservato, e tra me e voi c'e' il web di mezzo.
Un abbraccio a tutti e grazie infinite per i vostri commenti.
SHANTI SHANTI
Angelo

Didascalie:
1. I pericoli pubblici n.1 lumgo la strada
2. Bambina Tharu si prende cura del fratellino (forse l'Associazione Pediatri avrebbe da ridire sullle condizioni igieniche...)
3. E c'e' pure la macelleria (anche qua i NAS dovrebbero chiudere un occhio...)
4. Che bello lo scuola-ciclo-bus!




NAMASTE NEPAL !



Ciao a tutti!
Passate le due prime giornate in bici veramente straordinarie e che immediatamente mi hannoriconciliato e messo in sintonia con questa terra e questa gente.
Appena uscito dall' inferno di Kathmandu e subito dopo avervi inviato l'ultimo post, mi sono trovato in un altro mondo, forse in un'altra era.
Piccoli villaggi sparsi tra le vallate, case isolate, gente sempre sorridente, tranquilla, pronta al saluto ed alla conversazione; peccato solo che questa sia impossibile perche' nessuno sa una sola parola di inglese.
Proprio un altro mondo, un mondo rurale in cui ci si sente subito a proprio agio.
Impossibile ricordare le infinite scene di vita che mi sono scorse di fianco, che qualche volta ho brevemente condiviso.
Una ve la racconto perche' mi ha quasi commosso: mi fermo a guardare un vecchio che con un lungo bastone sta battendo un cereale di colore rosso, cerco di farmi spiegare di cosa si tratta ma non riusciamo a comunicare; allora visto il mio interesse va dentro casa a prendere un sacchetto, lo riempie di cereale gia' spulato e me lo offre; resto imbarazzato e spiego che non importa, ma lui insiste ed allora prendo qualche banconota e cerco di offrirgliela, ma lui si ritira sdegnato alzando le mani e quindi mi saluta come di consueto unendo le mani ed inchinando la testa in avanti in seno di saluto ed ospitalita'.
Ancora adesso ripenso a quell' episodio e rifletto sul nostro atteggiamento verso chi arriva a casa nostra....
Avrei ancora infinite cose da trasmettervi, che mi sono capitate in cosi' poco tempo: i panorami , l' Himalaya di fronte, le vallate silensiose brulicanti di case isolate, anche la strada che ho scelto veramente difficile, con un fondo sassoso ed una pendenza impressionante, ma ne valeva veramente la pena.
E poi di sera il posto perfetto per dormire: l' unico lodge esistente, ma in un posto unico proprio sopra il lago di Kulekhani di cui ho goduto tramonto ed alba.
Classificazione un quarto di stella: canna dell'acqua e buca nel pavimento come servizi igienici, costo 200 rupie cioe' meno di 2 Euro, ma che bello!
E poioggi l' incontro lungo la discesa da Daman con un grave incidente, un' auto caduta per ca. cento metri in un burrone. Mi fermo per dare una mano ad un gruppetto di soccorritori, ma subito arriva una camionetta di militari ed allora sgombro il campo. Spero bene per quel poveretto\i..
Subito dopo l'incontro con un ragazzo ed una ragaza cinese partiti da Hong Kong e che vogliono fare il giro del mondo in un anno.
La grande fatica fatta per attraversare le montagne fino a qui nella piana del Terai.
E poi quante altre cose, ma non ho tempo perche' tra poco mi avvisano che ci sara' un altro black out programmato, come succede spesso qui e quindi stop alle comunicazioni.
Mi piace solo raccontare della vita nei villaggi, quella che scorre lungo la strada e sopratutto alle fontane: chi si lava, chi si pettina , chi si fa la barba, chi lava piatti o vestiti, chi da da bere agli animali, e cosi' via.
Vita che scorre, vita vera, che sorprende, affascina e ti fa sentire bene tra un sorriso ed un saluto.
Era quello che cercavo e l' ho trovato subito.
NAMASTE NEPAL : sono solo tre giorni che sto qui ma gia' "riconosco il Dio che c'e' in te".
Il nostro laggiu' in occidente, purtroppo l' abbiamo perso per strada da troppo tempo.
Ora non posso che salutarvi di corsa e non so se mi restera' il tempo per cacciar dentro qualche foto.
Domani si va verso il Parco di Chitwan dove spero di vedere elefanti e rinoceronti: sempre Nepal ma un altro mondo.
Un abbraccio a tutti.
Angelo.

"Il piu' grande spettacolo che esiste al mondo
e' l' umanita'.
E il biglietto e' pure gratis"

Charles Bukovsky

domenica 25 dicembre 2011

Natale a Kathmandu.



Ciao a tutti!
NAMASTE e ben ritrovati sul blog.
Finalmente questa mattina sono partito in bici da Kathamndu ed ho trovato un incredibile nternet point in un baracchino lungo la strada fuori da tutto. Questo e' il Nepal...
Tante cose da raccontarvi in poco tempo, perche' gia' oggi la strada sara' lunga, comunque l' impatto con Kathmandu e. stato veramente forte, al di la' delle mie aspettative: traffico infernale {si rischia veramente la pelle!), confusione, sporco, smog, tanta gente e tutto perennemente in movimento i questo enorme frullatore di citta'.
Per fortuna ero nella mia oasi all' interno della Cattedrale del Nepal, dove ho ricevuto un'accoglienza splendida. Incredibile partecipare ad una bellissima messa nella notte di Natale molto partecipata proprio quassu' .
Poi il giorno di Natale Padre Richard mi ha caricato sulla sua moto e via nella citta' schivando tutto cio' che capitava a tiro, alla soperta del Tempio buddista di Swayambunath e poi Thamel e la Durbar Square di Patan.
Tutto veramente bello! E poi la sera il vescovo Anthony Sharma ha voluto conoscermi e mi ha fatto partecipare ad un party insieme a gesuiti, salesiani, suore, ecc. in cui hanno festeggiato il Natale insieme ed hanno celebrato la nomina dl nuovo principal dei gesuiti. Sono anche rimasto imbarazzato perche' ha voluto pubblicamente pesentarmi a tutti, con relativo applauso, e poi mi ha regalato una camicia quale dono di Natale.
Ho potuto scambiare delle opinioni con luisulla situazione in Nepal e mi ha fatto molt piacere il fatto che, a parte una minuscola frangia di estremisti hindu che non vedono di buon occhio i cristiani e proprio l'anno scorso hanno fatto scoppiare una bomba nell Cattedrale durante la messa di Pasqua uccidendo 4 persone e ferendone parecchie, la situaione e' di grande armonia tra fedeli e preti-monaci cristiani (3%), buddhisti (25%) e hindu (70%)e le relative strutture (scuole, comnita' di accoglienza, ecc.. sono reciprocamente aperte a tutti gli altri).
Cosi' va bene!
Poi questa mattina all' alba il saluto con tutti e 4 i preti della Comunita', in cui il simpatico Padre Rodrigo dal Guatemala ha voluto benedire me e la bici con acqua santa, ed in piu' mi ha donato una sua sciarpa sacra che, ha detto, sicuramente mi proteggera' dai pericoli e cosi' sara' .
Tante raccomandazioni: di non dormire assolutamente in tenda, ma piuttosto di chiedere ospitalita' nelle case, di non andare in giro di notte, ecc., perche' del reto anche se qui c'e' buona gente, con una disoccupazione all' 80 per cento qualch disperato e' facile trovarlo.
Bene, finalmente ho iniziato a pedalare, per foruna scortato in moto da Padre Richard fino all'uscita dell'inferno di Kathmandu ed ora sono arrivato a Pharping, ultimo gruppetto di case prima di affrontare la polverosa e sassosa strada che questa sera dovrebbe fami arrivare al villaggio di Marku, sulle rive del Kulekhani Lake
Percio' saluto calorosamente tutti, ed un abbraccio particolare ad Antonella, Francesco ed Elena.
Alla prossima.
Angelo.

P.S. Oraper un po, nessun' altra possibilita' di contatto: forse domani sera ad Hetauda-gia' ai confini con l'India-oppure dopodomani da Sauraha.

martedì 20 dicembre 2011

Sognando il Nepal


"Inoltrandosi nel fondo delle valli nepalesi i villaggi sono rari e minuscoli, abitati da chiassosi bambini vivaci e sorridenti. Alcuni sembrano abbandonati a se stessi, lasciati in pasto al vento e al gelo.
I torrenti pulitissimi rumoreggiano schiumosi al fondo di forre che improvvisamente si dilatano e poi di nuovo si restringono in gole ruvide e scure, dove la tramontana fischia acuta e la solitudine si fa materia viva, una concretezza in mezzo alla quale si passa a volte con il magone per la troppa bellezza, a volte con il sorriso della gratitudine".

A pochi giorni dalla partenza la mente ormai naviga sempre più in direzione delle montagne e delle valli nepalesi. Come sempre prima di ogni viaggio di questo tipo ci si chiede che cosà si troverà laggiù in fondo. Se il quadro reale dell' esperienza corrisponderà o no al bozzetto dell' immaginario che a lungo, a volte per anni, abbiamo elaborato dentro di noi.
L' esperienza mi insegna che il più delle volte il quadro finale differisce di molto da quello immaginato, ma anche che quasi sempre il saldo vira sempre verso il positivo.
E soprattutto che i momenti di pura bellezza non vengono mai lesinati.
Questa volta ciò che mi incuriosisce maggiormente sono le persone, la gente ed in particolar modo i bambini, che immagino proprio come descritti nelle righe qui sopra.
Sembra strano, in un paese che a detta di tutti quelli che lo hanno visitato suscita stupore e meraviglia nei suoi panorami e nelle sue bellezze naturali, eppure chissà perchè sentoo che l' incontro con le genti nepalesi mi lascerà una bella traccia.
In ogni caso, come in occasione di ogni partenza mi auguro che questa esperienza in un altro angolo di mondo mi possa arricchire di sensazioni forti, di incontri veri, di momenti autentici, di immagini,di odori,di colori...
E poi ancora di spiritualità vissuta che mi aiuti a tirarmi fuori - almeno per un pò - da quel gran frullatore che è diventato il nostro mondo occidentale.
Ancora una volta il bisogno di fermare un momento la ruota che gira, per rimettere in ordine le cose nel mio scaffale interiore: reparto "valori", reparto "priorità", reparto "essenzialità", e via via tutti gli altri.
Non so perchè ma sento che il Nepal sarà il posto giusto per dare una riordinata al sistema.
Comunque sia si tratterà di un' altra grande esperienza di vita che affronto con voglia ed entusiamo.
Siamo pronti dunque. Nepal aspetta: io e la mia "all black" siamo in arrivo.

lunedì 12 dicembre 2011

Il Nepal in bici.

Ancora un viaggio a pedali, in solitaria, facendo scorrere le ruote ai piedi del "tetto del mondo".
Per concludere un progetto, anzi un gioco: ai quattro cantoni del mondo; per lasciare una traccia, un semplice gesto di solidarietà, quale piccolo ringraziamento per tutto ciò che riceverò lassù; ma soprattutto per conoscere, incontrare, assaporare, ammirare, vivere, un altro affascinante angolo del nostro meraviglioso pianeta.
E allora via, ancora una volta, ancora a cavallo di una bici - il mezzo più bello e più semplice che ci sia per solcare le strade del mondo - alla scoperta di questo misterioso paese incuneato tra le vette innevate dell' Himalaya e le giungle delle pianure indiane. La terra della natura prorompente, ma anche dei templi e dei monasteri,dei mantra, della magia e del mistero.
Questo blog servirà a comunicare le esperienze, gli incontri e le immagini di questo viaggio, e chiunque vorrà parteciparvi per dialogare, comunicare, incoraggiare, o anche solo per sbirciare, sarà comunque il benvenuto.
A partire da questo momento la carovana del blog si mette in marcia.
"Avanti Signori, venghino, a bordo di questa carovana c'è posto per tutti..."

Angeloinbici.