giovedì 12 gennaio 2012

Verso la fine di una meravigliosa avventura.

Godawari, 12 gennaio 2012.

E cosi' anche questa meravigliosa avventura volge al suo termine.
Ora mi trovo in un internet point a Godawari, ed ho appena salutato tutti quelli che mi hanno ospitato nella Comunita'.


Il campo polisportivo realizzato nella Comunita'. Ovviamente era bici (la mia) libera per tutti.

Qui ho vissuto proprio stamattina uno dei momenti piu' toccanti nel mio viaggio: l'incontro con i bambini ammalati di AIDS ospiti della Comunita' e le ragazze madri che ci vivono e lavorano producendo sahri.
Ieri sera ero arrivato poco prima del buio dopo una tappa estenuante, ed appena scorto il campo polisportivo che insieme abbiamo realizzato, mi si e' aperto il cuore cosi' come alla Scuola di Gorkha, ma oggi visitando la casa-alloggio Karuna Bhawa sono rimasto di stucco.


Qui due suore da sole stanno svolgendo un lavoro enorme prodigandosi appunto per questi 25  bambini ed altre 20 ragazze, accogliendoli nella comunita' e dando loro vitto, alloggio, assistenza medica, istruzione, e lavoro ed assistendoli anche in ospedale quando qualcuno ha bisogno di cure piu' approfondite.
Svolgono un lavoro enorme, con poche risorse e sempre con il sorriso sulle labbra.
Anche loro mi hanno accolto donandomi una sciarpa in segno di riconoscimento ma io questa volta non trovavo  parole per rispondere, pensando a quel poco che siamo riusciti a dare loro e quel tanto che di cui hanno bisogno.


Inparticolar modo mi e' venuto un groppo alla gola quando mi hanno mostrato le foto dei bambini che di recente se ne sono andati tra le braccia di Dio e che loro hanno accompagnato fino all' ultimo secondo.
Dopo cio' che ho visto in questa Comunita' viene il pensiero di quanto potremmo fare noi per aiutarli e spero che il Signore mi faccia trovare le energie e la volonta' di continuare a fare qualcosa per loro.

Ora con ancora questi momenti nella mente mi appresto a discendere a Kathmandu e come sempre quando arriva la fine di un viaggio iniziano a scorrere dentro di me tutte le immagini di questa meravigliosa esperienza di vita che ho vissuto in questa splendida terra e tra questa splendida gente.


Scorrono dentro di me immagini, colori, suoni, odori, incontri, momenti speciali, scene di vita e tanto altro.
Mi sembra impossibile aver vissuto tante situazioni e tante situazioni in un lasso di tempo cosi' breve.
Eppure questo e' stato il Nepal per me.


Arrivato qui con l'aspettativa di conoscere "una terra sospesa tra le montagne e lo spirito" e cosi' e' stato,ma con un valore aggiunto che era per me imprevisto: l'incontro con questa gente cosi' semplice, cosi' autentica e per la maggior parte ancora non contaminata da tante storture che purtroppo il nostro mondo ha prodotto.
Ho vissuto per tre settimane all' interno di un "presepe vivente", genuino e vero, che mi dato veramente tanto, al di la' di qualsiasi mia aspettativa.


Soprattutto dopo questa esperienza il mio spirito e' ritornato del tutto in equilibrio, forse come non mai, e non sono quanto durera' una volta tornato a casa, ma questo non importa perche' il mio primo pensiero e' quello di condividerlo con gli altri-cosi' come ho fatto attraverso le pagine di questo blog-attraverso il mio lavoro, il mio impegno, il mio essere di ogni giorno.
Al momento quindi il mio pensiero e' principalmente quelllo di caricare tutto cio' che ho dentro in aereo (chissa' se ce la fara' a staccarsi da terra...) e di tornare a casa, di ritrovare finalmente le persone piu' care e subito dopo tutti gli altri: amici, colleghi, studenti, ecc..., sperando di riservare ad ognuno almeno un pezzettino di cio' che il Nepal mi ha lasciato. Perche', come qualcuno ha detto giustamente: "La felicita' non e' vera se non e' condivisa".
Al momento quindi mando un saluto a tutti e trovero' il mondo di farlo per l'ultima volta di farlo da Kathmandu, prima di salire sull' aereo.
Buona Giornata ed a presto.
Angelo

6 commenti:

  1. Angelo...devo dire che in questa chiusura di viaggio diventa difficile esprimere dei commenti adeguati..gli ultimi post sono come infierire su un pugile già al tappeto...ed è come siamo noi di fronte a questi ultimi racconti e queste ultime immagini...uscire dalla porta e vedere quello che ci circonda è come svegliarsi da un sogno e piombare dentro un incubo..anche se questo alla fine è la nostra realtà..! Aspettiamo con ansia il tuo ritorno qui nel mondo di replicanti della nostra civiltà stereotipata un po' essenza di vita vera..dicendo "ho visto cose che voi umani.." ....
    Per chiudere in bellezza dico solo che un po' mi pento di averti fatto scoprire il blog..star qui a leggere di queste meraviglie seduto "in carega" è una sofferenza ;-) ma sono stracontento per te amico. Un abbraccio sei davvero un grande. Godi fino all'ultimo respiro questo tuo Nepal!

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  2. Eccoci qua, caro Angelo
    ti ringraziamo per quanto ci hai trasmesso in queste 3 settimane considerando il tutto come un'anticipazione di ciò che potrai raccontarci nelle prox settimane; anticipazioni che hanno avuto comunque un valore molto elevato perchè molto dense e raccontate a caldo erano cariche di significato e di sentimento.
    Ti comunico che aderisco fin da ora alla prosecuzione del progetto di sostegno per la Comunità di Godawari secondo la forma che riterrai più utile.
    Ci salutiamo qui perchè io e Nerina domani mattina partiamo e dobbiamo ancora preparare tutto.
    Un augurio di buon ritorno e anche se dovrai pagare un sovrapprezzo per il volo x carico eccessivo, poco male; ne varrà sicuramente la pena.
    Un abbraccio forte, buon viaggio e grazie
    Angelo e Nerina

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  3. Ma ci ha "fregato" per 2 minuti solo perchè un collega mi ha "distratto". Lo ritengo un arrivo in coppia (anzi in 3: Ma, la Nerina ed io) sul filo di lana
    Angelo

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  4. Caro Angelo dopo aver letto la tua ultima esprienza mi fai pensare molto a tutto quello che diciamo e facciamo e soprattutto dobbiamo capire che dobbiamo aiutare il più possibile tutte quelle persone che sono meno fortunate di noi.ti saluto e ci vediamo lunedì buon viaggio di ritorno!!!! p.s. (hai un gran dono,sai scrivere moloto bene e riesci a trasmette le tue sensazioni anche a noi).Un abbraccio Franca

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  5. Caro Angelo,le tue ultime foto sono davvero toccanti. da quelle immagini, si capisce che in quella comunità di di Karuna Bhawa,dev'esserci una forza straordinaria che li sostiene,per essere così sereni,nonostante la malattia e il dolore che li accomuna.Hai fatto un servizio straordinario e concordo con la Franca(che non conosco)nel riconoscere le tue capacità nel comunicarci,anche con lo scritto,ciò che hai provato,senza farti sopraffarre dal facile pietismo.Con più illuminazione dentro,hai saputo evidentemente darci pienamente conto dei tuoi momenti di così intensa emozione.Confesso che stavo prendendo sempre più interesse al tuo viaggio,verso una così eccezionale esperienza e conoscenza,ma tutto ha un termine.Ma come diceva Keats: "Qualcosa di bello è una gioia per sempre",specie,come tu stesso dici,nei tuoi resoconti, se quel qualcosa giunge,quasi inaspettato,a darci un senso alla vita. Ti aspettiamo. GRAZIE DELLE TUE FATICHE! ADRIANO

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