domenica 1 gennaio 2012

Capodanno Hindu a Butwal.

Tansen. 1 gennaio 2012.



Ancora BUON ANNO a tutti voi che seguite il blog.
Da parte mia ho concluso l' anno ieri sera con una piccola festicciola nella mia camera - with myself - tirando fuori il mio panettoncino e la mia bottiglietta di spumante. Cosi' mi sono sentito quasi a casa.
Poi stamattina ho iniziato a pedalare prestino, cioe' alle 6.00 di qua perche' la tappa si mpresentava lunghetta e dura.
Mi sarebbe piaciuto celebrare in qualche modo il Capodanno ed ecco che la strada me ne ha offerto l'occasione.
Appena fuori Butwal vedo lungo la strada un tempio Hindu dove parecchie persone stanno pregando e festeggiando.
Appoggio la bici e mi avvicino chiedendo se posso partecipare e mi fanno cenno che non c' e' alcun problema, basta solo mche mi tolga le scarpe.

(scusate l'interruzione causa black out - riprendo oggi)

Mi aggiro tra i tempietti pieni di fedeli, finche' non ne trovo unodove un "sadhu" benedisce con un "tika" (segno di polvere rossa sulla fronte) i fedeli in fila.
Trovo tra i presenti uno che sa un po' d'inglese e gli chiedo se e' possibile parlare con il sadhu.
Mi dice di aspettare e dopo un po' vengono insieme da me.
Il sadhu in modo molto cortese mi chiede come mai mi trovo li', se non sono cristiano.
Gli rispondo che si', sono cristiano, ma per me la differenza tra religioni non e' un problema e mi piace pregare dove mi trovo anche insieme a gente con credo diverso dal mio.
Allora mi chiede cosa ne penso di Dio e delle religioni.
Cerco di spiegargli come la vedo io.
Gli dico che per me Dio e'sempre stato e sempre sara' uno solo, per tutti.
Per me e' come se stesse in cima ad una montagna dove tutti cercano di arrivare seguendo principalmente alcune vie preferenziali che i grandi profeti della storia (Gesu', Buddha, Maometto, ecc.) hanno tracciato nei secoli.
Oppure camminano seguendo nessuna di queste vie ma altre tracciate individualmente.
L' importante e' muoversi, andare e non rimanere fermi.
E se ogni tanto capita di fare un pezzetto di strada insieme ad altri, su un tracciato che non e' il nostro abituale, questo non e' certo un problema ma un arricchimento.
Cosi' come se qualcuno abbandona il proprio tracciato e ne sceglie un altro perche' gli e' piu' congeniale.
Il brutto e' quando qualcuno si ferma o si perde in false piste, e peggio ancora quando certi pretendono di convincere (o costringere) gli altri che solo la loro strada e' quella giusta.
Mentre dico queste cose il sadhu fa cenni di assenso con la testa e quindi mi chiede se desiderouna benedizione.
Gli rispondo di si e quindi mi ritrovo anch'io con il mio tika colorato sulla fronte, mentre l'uomo di fede pronuncia alcune preghiere che purtroppo non intendo.
Seguono i saluti  gli auguri sia per il nuovo anno che per il mio viaggio.
Dopo questo inaspettato incontro spirituale di inizio anno, riprendo a pedalare piu' leggero sotto la pioggia lungo ilsalitone che mi portera' a Tansen.

P.S. :ancora AUGURONI via blog a tutti quelli a cui ancora non sono riuscito a farli direttamente: ad Agnese e Claudio, ad Aldo-Manu e Valentina,a Katia che mi segue da un po' piu' distante degli altri (da Castelnuovo), a Michele, a Massimo e Lucia ed a tutti gli altri ancora.

10 commenti:

  1. mi sa che al buon prof gli è partito un colpo a salve.....o il post terminava davvero così???
    dai angelo,continua con il racconto del capodanno hindu....

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  2. Caro Angelo mi sono concesso un giorno di riflessione..il post precedente lo richiedeva tutto..sia per i contenuti fantastici e profondi..sia perchè da viaggiatore mi viene da pensare cosa può essere vivere un'esperienza così...devi solo rimanere li e assorbire tutto in rigoroso silenzio..perchè sono dosi di energia infinite che solo chi poi avrà la fortuna di starti vicino al ritorno potrà capire...
    grazie Angelo..
    ps vedo che giangi ha tarato il fuso orario..mi tocca escogitare qualcosa...

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  3. Ciao Angelo, Tanti Auguri.
    Io e Agnese stiamo seguendo le tue avventure con grande interesse e soprattutto siamo curiosi di leggere le tue sensazioni e considerazioni. Il Nepal che abbiamo visto noi è sicuramente diverso da quello che stai vedendo tu, credo invece che le persone siano le medesime, al nord come al sud, sulle montagne o nelle pianure, sempre questo senso di pace, di grande spiritualità, di fede coinvolgente forse comune a tutti i paesi poveri ma che in Nepal assume un senso tutto particolare, la religione che unisce e non che divide.
    Buona continuazione di viaggio e attendiamo i prossimi post.
    P.S.: il dhal baat è di tuo gradimento?

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  4. Caro Angelo ti ringrazio ancora per gli auguri,sono in ufficio e sto leggendo le tue imprese sei fantastico!!! (la tua foto mi ha fatto subito pensare a un sequestrato sei molto buffo) comunque leggendo hai la capacità di di trasmettere quella semplicità e serenità che stai vivento tu, penso sia un viaggio che ti lascerà molto e in qualche modo lo stai trasmettendo anche a noi ciao a presto.

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  5. Sono contento per te che stai vivendo un'esperienza di notevole crescita interiore.
    Mi aggrego a Giangi: non ci dici nulla del capodanno a Lumbini? Se è vero quello che dice Ma e che sarà avvantaggiato al tuo ritorno, chi avrà la fortuna di esserti vicino, l'80% della torta se la prende la Cini!!!
    E la camera? Doppia a uso singolo?
    Buon viaggio
    Angelo e Nerina

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  6. Non ti chiedo dove avevi nascosto la bottiglia di spumante..... prima di salire in aereo....

    buona pedalata...

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  7. Ciao tesoro come al solito devi ficcare il naso dappertutto anche il santone Hindu hai conosciuto, sei un mito!!!!!! carino con la tika ma spiegami come hai fatto fargli capire tutto il discorso fatto a noi nella loro lingua, a gesti Mah! misteri della fede!!!!!!!!
    cmq certo che si deve respirare un'aria di tranquillità e serenità in quei posti e dovresti portarmene a casa un pò che la respiro prima di venire in ufficio....... mi servirebbe!!!! ora ti saluto e ti bacio tua A.

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  8. ciao prof....
    ho appena letto il tuo (finalmente completo) ultimo post.
    credo tu abbia sbagliato lavoro,o perlomeno materia:non ho mai capito una mazza (mi si passi il francesismo) dei pensieri contorti di kant,hegel,nietzsche,anassimandro e anassimene...
    eppure tu,in poche righe,sei riuscito a spiegare con una semplicità così limpida e disarmante il tuo pensiero riguardo la teologia da far vacillare per un istante anche un agnostico come me!!!
    ai professori di religione e di filosofia del morin tremano già le gambe....
    ti porto i saluti di 11 persone che stanno quotidianamente seguendo il tuo blog e che non ti scrivono:
    a)per pigrizia (cialtroni!!!!)
    b)per scarsa dimestichezza con l'uso del pc (ne conosco un altro....;-)e quindi si trovano in difficoltà a capire come lasciare un commento.
    c)perchè:"io gli scriverei,ma cosa gli dico che non mi conosce neanche?!

    quindi sei in ottima compagnia,giacchè siamo in molti,moltissimi a seguire questo che è,dopo appena una settimana,il tuo miglio blog (sia sotto l'aspetto dei racconti che delle immagini).

    ho solo paura che quando tornerai qui da noi, per un po' ti vedremo camminare a mezzo metro da terra dalla contentezza di aver vissuto una simile esperienza...

    un abbraccio e....suerte!!!

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  9. Ricambiamo tanti auguroni per il 2012 .E buon proseguimento . Ciao

    gloria e luca

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